La Legge di Stabilità prevede “il taglio inaccettabile di 40 milioni di euro” sul settore della forestazione calabrese.
A denunciarlo le segreterie regionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, che annunciano “un’azione di lotta per garantire tutela ambientale, prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico e il futuro di migliaia di lavoratori”. In una nota a firma dei segretari Bruno Costa, Michele Sapia e Antonio Merlino, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil affermano che “se dovesse passare la manovra finanziaria con questa previsione si metterebbero a rischio le attività di salvaguardia ambientale e di lotta al dissesto idrogeologico per tutto il territorio calabrese che i circa settemila lavoratori idraulico forestali svolgono ogni giorno. Invece di investire in un necessario ricambio generazionale nel settore si assiste a una scelta irresponsabile e contraddittoria rispetto ai proclami fatti dall’esecutivo nazionale. Per questo non si comprende – sostengono i sindacati – come mai il governo abbia poi deciso di ridurre il finanziamento nazionale a un settore fondamentale per le politiche ambientali di un territorio molto fragile come la Calabria”.
Secondo Flai Cgil Fai Cisl e Uila Uil “la decisione di ridurre la dotazione finanziaria al servizio di tutela del patrimonio naturale calabrese dimostra ancora una volta la poca sensibilità che i parlamentari e i politici nazionali riservano alla nostra regione. Sorprende anche il silenzio della deputazione calabrese. Noi diciamo basta a questa linea – concludono Costa, Sapia e Merlino – siamo pronti fin da subito alla mobilitazione e se dovesse passare in via definitiva questo vero e proprio ‘furto’ alla risorse destinate alla nostra regione avvieremo forme di lotta per riaffermare il diritto della Calabria alla cura del suo territorio”.