Si è svolto nella sede della Regione Calabria, una riunione convocata dal presidente Jole Santelli per presentare il piano operativo per l’emergenza Coronavirus alle aziende sanitarie e ospedaliere. Il piano operativo prevede, fra le varie misure da adottare in tempi stretti, l’attivazione nei presidi ospedalieri calabresi di ulteriori 50 posti letto in terapia intensiva e 140 posti tra Malattie Infettive e Pneumologia e l’attivazione, in una seconda fase, di un ospedale Covid per ciascuna area/azienda sanitaria provinciale. Sul tema dei contagi, la Prefettura di Reggio Calabria ha confermato il contagio di due nuovi pazienti a Reggio Calabria. “Entrambi – viene precisato – presentano condizioni cliniche discrete e, al momento, non necessitano di alcun supporto respiratorio”.

Uno dei due casi di contagio riguarda un giovane dipendente dell’Istituto Clinico “Raffaele De Blasi” di Reggio Calabria, componente di un nucleo familiare di cui fanno parte operatori sanitari dipendenti di altre strutture sanitarie, così come confermato dal titolare dello stesso istituto clinico Edoardo Lamberti astronuovo. Tutto questo mentre sessanta medici di famiglia sono stati posti in quarantena dopo che è stato verificato il rapporto tra loro e un informatore scientifico residente in provincia di Cosenza, risultato positivo al Coronavirus. Lo rende noto il presidente dell’Ordine dei medici di Cosenza, Eugenio Corcioni”.

Intanto sono scattate ad Arena, nel Vibonese, le prime denunce per l’inosservanza del decreto del Governo e dell’ordinanza del presidente della Regione Calabria recanti le misure urgenti per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus. Si tratta di due donne del luogo, che provenienti dalla Lombardia, non hanno ottemperato alla quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva per tutti coloro che hanno fatto ingresso negli ultimi quattordici
giorni in Calabria dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico. Entrambe le donne sono
state notate tra gli avventori di un ristorante del luogo. A denunciarle è stata la locale polizia municipale.