
Di Igor Colombo
E’ notizia di queste ore un indagine avviata da parte della Procura della Repubblica di Catanzaro a carico della dirigente scolastica del Liceo scientifico di Lamezia Terme Galileo Galilei, Teresa Antonietta Goffredo, insieme ad altre otto persone. Diverse si legge nelle varie agenzie stampa, le ipotesi di reato contestate agli indagati: voti scolastici alterati, falsi fogli di presenza degli alunni alle attività per il miglioramento dell’offerta formativa nell’anno 2020/2021. Nel gennaio scorso nel liceo in questione si è tenuto un incontro promosso dalla stessa dirigente scolastica su di una tematica sportiva: Aquile in Classe’ dove a tenere la lezione agli studenti due calciatori del Catanzaro. Fin qui niente di strano possiamo dire e tutto potrebbe essere passato nella normalità ma la cosa non è certamente sfuggita ai tifosi lametini sponda Vigor Lamezia ed in particolare agli ultras de l gruppo Cna, i quali qualche giorno dopo hanno esposto uno striscione di aspra contestazione nei confronti dei dirigenti scolastici del liceo che recitava: “ Ora Aquile in classe, prima calcio e scuola di Saladini, il Galilei si conferma un covo di lecchini”. Parole dure quelle espresse dal gruppo ultras biancoverde, che però rispecchiano una rivalità di tifo e calcistica e non solo, nei confronti del Catanzaro e quella lezione tenuta sul territorio lametino ed agli studenti locali è suonata come un oltraggio ed una beffa che avrebbe dovuto conoscere una reazione seppur iconica come quella dello striscione. Colpì molto poi la successiva replica del presidente di una associazione che bollò come incivile la protesta degli ultras lametini chiamando in causa anche il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro a prendere posizione in merito. Lo stesso concludeva il suo intervento dicendosi impaziente di organizzare da condividere con lo stesso liceo Scientifico Galileo Galilei un altro evento dal titolo “La staffetta della legalità”. In questo articolo voglio solo ricordare un curioso episodio che volente o nolente col calcio e col tifo hanno stretta connessione, anche perché la polemica innestata in quei giorni sui social fu veramente tanta, alimentata forse anche troppo da chi di tifo e goliardia ne capisce poco. In Italia si è innocenti fino al terzo grado di giudizio e qui ci troviamo dinanzi solo ad una indagine. Auguro alla dirigente scolastica di uscire indenne, insieme a tutti gli altri indagati, da tutto ciò non fosse altro per il rispetto che deve vigere nel ruolo pedagogico ed organizzativo che riveste e di cui la stessa deve esserne latore di esempio. Consiglio spassionatamente a tutti coloro i quali vogliono poi assurgere a difensori di non so cosa di preciso, a pensarci prima di alimentari in futuro astruse polemiche con dichiarazioni che si possono evitare e che come possiamo vedere non portano neppure fortuna ai diretti interessati visto il titolo di quel annunciato evento, Staffetta della legalità alla luce di questa inchiesta della Procura di Catanzaro.